Elezioni RSU/RLS 2014

Cari colleghi,
la commissione elettorale ha concordato che le elezioni RSU/RLS si terranno il 18 e 19 febbraio con la seguente articolazione:

martedì 18 febbraio, dalle ore 12:00 alle ore 17:40;
mercoledì 19 febbraio, dalle ore 09:30 alle ore 15:00.

Lo spoglio comincerà mercoledì 19 alla chiusura delle operazioni di voto.

Di seguito l’elenco dei candidati per la SLC CGIL:

1.    Anna Rita Bisio
2.    Giandomenico Buscarini
3.    Isabella Murtas
4.    Maurizio Meluzzi
5.    Alessandra Sau
6.    Alessandro Pani
7.    Roberta Lecca
8.    Andrea Todde
9.    Francesco Pisu
10.  Carlo Vittoli
11.  Roberto Dessalvi

Ricordiamo che hanno diritto di voto tutti i lavoratori assunti a tempo indeterminato e determinato, non in prova in forza all’unità produttiva alla data delle elezioni (apprendisti; impiegati; quadri).

L’elettore potrà manifestare la preferenza SOLO per un candidato della lista da lui votata.
Il voto preferenziale sarà espresso mediante una crocetta apposta a fianco del nome del candidato prescelto nell’apposito spazio della scheda.
In questo caso il voto sarà considerato valido sia ai fini della preferenza che per l’attribuzione del voto di lista. Qualora si preferisse invece non assegnare alcuna preferenza e si volesse esclusivamente votare la lista, l’elettore dovrà apporre il voto barrando il simbolo della lista.
La prossima RSU sarà composta da 9 rappresentanti che saranno eletti, per la prima volta, interamente con metodo proporzionale puro.

I candidati della Lista Slc CGIL Tiscali

INCONTRO CON AD SUI RISULTATI AZIENDA 1° SEMESTRE 2012

Il 29 agosto, l’Amministratore Delegato e il Direttore Generale hanno incontrato i rappresentati RSU per presentare i risultati societari del 1° semestre 2012, approvati il 28 agosto dal CDA.
Ricordiamo che tali risultati sono disponibili per chiunque voglia prenderne visione all’indirizzo:
http://investors.tiscali.it/upload/press/CS_Tiscali_1H2012_28_08_2012_IT.pdf

L’AD ha sottolineato alcuni aspetti, ed in particolare: l’incremento dell’area Media (+23%), la crescita del margine operativo lordo (MOL), i profitti per 5,2 milioni (EBIT) a fronte del precedente risultato negativo di -8,7 milioni (1H2011) equivalente dunque ad una crescita positiva di circa 14 milioni, e il generale miglioramento dell’indebitamento e della posizione finanziaria netta.
Ha inoltre indicato che sono in atto delle valutazioni da parte di un fondo immobiliare per l’acquisizione della sede di Sa Illetta e del leasing attualmente in atto. Ciò consentirebbe un’ulteriore riduzione dell’indebitamento, già ridotto in quest’ultima semestrale anche a seguito del pagamento avvenuto il 3 luglio scorso di 6,4 m/euro (quota interessi e capitali) del debito verso i Senior Lenders.
Nota positiva è la generazione di cassa, indicata in quasi 13 milioni che, oltre a dare un segnale positivo sulla società, contribuisce a garantire serenità sul regolare pagamento degli stipendi, smentendo gli allarmi che periodicamente nascono tra i corridoi.

L’aspetto maggiormente preoccupante è invece la riduzione dei ricavi consolidati, scesi a 118 milioni di euro a fronte dei 140 del primo semestre del 2011. Ciò comporta una modifica delle previsioni di ricavo per l’anno 2012 a 245 milioni di euro. L’AD ha precisato che tale riduzione dei ricavi è in buona parte influenzata dalle azioni che sono state fatte sui crediti difficilmente esigibili che hanno portato, in vari momenti, al taglio di ampi gruppi di clienti morosi, ora riportati a percentuali in linea con quelle “di mercato”.
Sul piano sindacale resta tuttavia la preoccupazione del peggioramento del rapporto tra fatturato e numero di dipendenti, che è stato alla base del ricorso ai contratti di solidarietà e della determinazione del taglio del costo del lavoro necessario.
L’azienda si è inoltre detta intenzionata a presidiare ulteriormente il tasso di churn (abbandono da parte dei clienti) e a cercare di incrementare nei prossimi mesi il numero dei contratti Adsl e Voce. La strategia resta quella di puntare essenzialmente sui clienti su rete diretta (che garantiscono un miglior rapporto costo/ricavi), lasciando in secondo piano quelli in area wholesale, scarsamente remunerativi.
L’AD ha poi sottolineato i buoni risultati di prodotti come Open Net ed alcuni progetti WiFi (es. la copertura di un ampio tratto della riviera romagnola), e la forte innovazione e potenzialità di prodotti come Streamago e Indoona, recentemente ampliata con la componente “social”.
Ha infine nuovamente ribadito che spesso ha la sensazione che i dipendenti abbiano uno scarso attaccamento ai prodotti e servizi Tiscali, invitandoci a partecipare più attivamente nella diffusione dei servizi Tiscali, utilizzando in prima persona i prodotti, parlandone nei social network, registrandoci su Indoona, rilanciando le notizie del nostro portale …
In generale riteniamo che ciò già accada per la maggior parte dei colleghi, come del resto è sempre stato. Laddove ciò non dovesse avvenire, riteniamo che ci si dovrebbe chiedere da parte del vertice aziendale se non ci siano state delle azioni sbagliate che hanno portato alcuni a tale disaffezione. Sicuramente il senso di appartenenza alla società e ai suoi prodotti, dipende anzitutto da quanto viene trasmesso dall’alto verso il basso. E non potremmo che vedere positivamente tutte le iniziative messe in atto per coinvolgere in tal senso i dipendenti. Non ultima la ripresa di un’offerta dipendenti, ormai non più attiva da tanti anni.

Cagliari, 30 agosto 2012
Le RSU Tiscali Italia

Nota informativa ai lavoratori del Billing FE.

Il capo del personale ci ha convocati ieri perchè esponessimo dettagliatamente le richieste dei lavoratori e le motivazioni alla base della valutazione negativa della proposta aziendale durante le assemblee del 9/7/12, che si sono concluse con il mandato dei lavoratori a proclamare lo stato di agitazione (con 15 voti favorevoli e 2 astenuti sul totale di 17 lavoratori presenti).

L’incontro si è svolto alla presenza del Responsabile di Divisione Roberto Lai, che ha aperto il confronto esprimendo massima disponibilità ad ascoltare le richieste dei lavoratori, partendo da alcune analisi tecniche e generali sul settore stesso.
Abbiamo a nostra volta rappresentato le richieste dei lavoratori e i motivi che hanno portato gli stessi a richiedere, formalmente, i primi di maggio l’attenzione degli rsu, e quindi dell’azienda, alla situazione di scarsa qualità della vita lavorativa determinata esclusivamente dalla riduzione drastica di risorse, effettuata nell’ultimo anno, destinate alle attività del front end.

La RSU si è poi riunita per formulare una richiesta concreta all’azienda, che riportiamo.
Valutato che i turni fino al 30 settembre sono stati pubblicati e che il piano ferie estivo è stato approvato anche sulla base degli stessi, richiediamo che a partire dalla prossima ciclica dei turni (che dovrà essere pubblicata nei primi giorni di settembre e riguarderà il periodo di ottobre) vengano applicate le modifiche richieste.

Le modifiche prevedono l’equiparazione della base di turni dei lavoratori fulltime e dei lavoratori part time (applicazione di un unico turno ‘intermedio’ con chiusura alle 19)  in modo che partendo da un’unica base di turni si introduca una ciclica con una consistente  prevalenza di mattine e un numero maggiore di libero lavorativo di sabato; queste variazioni a sua volta dovranno consentire una maggiore (ripetto alla proposta aziendale) programmazione delle attività di back office da alternare alle normali attività di front end.

La delegazione sindacale si è fatta carico di presentare le richieste dei lavoratori e perseguire l’obiettivo finale di un netto miglioramento delle condizioni di lavoro del Billing FE, l’azienda invece proporrà le modalità secondo le quali le modifiche richieste saranno rese possibili.

A questo proposito l’azienda ha chiesto l’aggiornamento della discussione al giorno giovedì 12/7/12.
Vi teniamo aggiornati!

Documento Conclusivo Comitato Settore TLC.

Il giorno 22 giugno 2012 si è riunito il Comitato di Settore unitario delle Telecomunicazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per analizzare lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto di settore scaduto lo scorso 31 dicembre 2011.
Il Comitato di Settore approva la relazione introduttiva e le conclusioni assumendo i contributi emersi durante il dibattito.
In particolare, il Comitato di Settore esprime forte preoccupazione per lo scenario determinatosi e ribadisce la necessità di realizzare una svolta nel negoziato per raggiungere, in tempi brevi, il rinnovo del contratto.

Va respinta l’idea di produrre una rottura dell’assetto contrattuale, nell’idea che relegare il settore dei Customer in un contratto più povero possa consentire risparmi economici alle aziende committenti.
Tale visione, miope e anacronistica finalizzata a “balcanizzare” il settore dei customer, va respinta con forza rilanciando il valore del contratto unico quale strumento di regolazione dei processi produttivi e elemento anti dumping nella competizione commerciale.
E’ evidente, infatti, che la definizione di due contratti determinerebbe le condizioni per produrre forti processi di disgregazione delle imprese di telecomunicazioni nella ricerca spasmodica del contenimento dei costi.

Appare incomprensibile, a sei mesi dalla scadenza, che non si sia ancora definito l’accordo di rinnovo, lasciando decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza il doveroso recupero del potere di acquisto delle retribuzioni in un momento in cui la crisi economica richiederebbe nuovo slancio ai consumi interni.

Il Comitato di Settore impegna le Segreterie Nazionali e la delegazione trattante a realizzare un accordo di rinnovo basato sui contenuti della piattaforma e che comprenda, ineludibilmente, i seguenti aspetti principali:
• L’accordo deve garantire l’unicità del contratto disciplinando l’insieme delle attività di filiera.
Va respinta con fermezza ogni ipotesi di rottura della filiera con l’esclusione delle attività di customer.
• Introduzione di norme in grado di produrre tutele occupazionali nei confronti dei lavoratori dei customer nei casi di cambio di appalto e/o modifica delle condizioni dell’appalto. Tali norme devono permettere di garantire gestioni dei cambi di appalto in grado di mantenere l’occupazione sul territorio.

• Riconoscimento, nel testo contrattuale, delle nuove professionalità emerse arricchendo l’inquadramento attuale.
• Definizione di un aumento contrattuale che realizzi il pieno recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni.
Per realizzare tali obiettivi il Comitato di Settore Unitario da mandato alle Segreterie Unitarie di avviare iniziative di lotta attraverso:
• Apertura immediata delle procedure di raffreddamento per aprire lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie e supplementari;
• Apertura dei tavoli negoziali aziendali per la definizione degli accordi di 2° livello, l’irrigidimento dei tavoli sulle riorganizzazioni aziendali e particolare attenzione alla firma di accordi per la formazione che dovranno essere approvati solo a seguito di condivisione del progetto;
• Mandato alle Segreterie Nazionali per proclamare un pacchetto di 16 ore di sciopero da dichiarare nel mese di settembre.
L’eventuale ripresa del confronto dovrà essere realizzata attraverso il coinvolgimento della delegazione trattante che dovrà partecipare a tutte le fasi del negoziato.
Al fine di permettere la massima riuscita delle iniziative di lotta in corso, è necessario avviare una campagna di assemblee, di cui i territori forniranno i calendari alle strutture nazionali, che informi le lavoratrici e i lavoratori sullo stato della vertenza in corso.
A livello territoriale sarà, infine, necessario promuovere iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche esposte soprattutto per quanto riguarda le attività di customer, coinvolgendo le forze politiche territoriali sui rischi per il futuro dell’occupazione di questo settore.

 

Dichiarazione Stampa di Michele Azzola, Segretario Nazionale di SLC CGIL.

TLC: ASSTEL IRRESPONSABILE.
COMMITTENTI SCELGANO IN BASE A RESPONSABILITA’ SOCIALE AZIENDE.

“Irresponsabile il comportamento di Asstel”, questo il commento di Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil, in riferimento alla rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl.
“Al tavolo non sono state poste pregiudiziali ideologiche su generiche clausole sociali – spiega il sindacalista – abbiamo soltanto chiesto di trovare una forma di tutela per gli occupati dei customer care all’atto del cambio di appalto.”

“In questi anni, soprattutto grazie agli incentivi contributivi, nel sud del Paese si è sviluppata una ingente attività di call center. Hanno trovato occupazione in questo settore migliaia di donne e giovani spesso alla prima occupazione. In alcune realtà, i customer hanno consentito di aiutare crisi industriali locali in maniera determinante, come ad esempio il caso di Taranto.”
“Ora, con la fine degli incentivi dello Stato, molti operatori stanno pensando di cambiare gli appalti – annuncia Azzola – facendo aprire nuove imprese in Italia (per ottenere, così, nuovamente gli incentivi) o spesso delocalizzando le attività in Romania, Albania, Tunisia, Egitto.
Un comportamento che mette a repentaglio decine di migliaia di posti di lavoro.”

“Abbiamo pertanto chiesto al tavolo contrattuale di introdurre norme in grado di evitare che, in nome di una finta libertà d’impresa che si traduce nello sfruttamento di opportunità a basso costo, le aziende mettano a repentaglio la vita sociale ed economica di intere comunità.”
“E’ irresponsabile che, in un momento in cui vengono chiesti al Paese sforzi impressionanti, aziende che continuano a tesaurizzare il 40% di utile rifiutino di assumersi la responsabilità sociale nei confronti dei territori che li hanno occupati – conclude Azzola.
Se queste sono le condizioni, sarà necessario avviare una campagna di sensibilizzazione non soltanto dell’opinione pubblica ma soprattutto dei grandi committenti, in special modo pubblici, perché sappiano scegliere gli operatori anche per il livello di responsabilità sociale che si assumono.
I lavoratori ed il sindacato non faranno mancare una adeguata risposta ad un comportamento così arrogante.”

Roma, 21 giugno 2012

Comunicato Rinnovo CCNL Telecomunicazioni

Roma, 21 giugno 2012

Ieri, 20 giugno 2012, dopo una lunga e anomala fase negoziale gestita, per volontà delle controparti imprenditoriali, con delegazioni ristrette, si è consumata la rottura del tavolo negoziale.

La delegazione sindacale presente ha avuto la forte percezione che la volontà delle controparti sia quella di rompere il contratto di filiera escludendo il mondo delle
Customer, al fine di poterne trarre un vantaggio in termini di riduzione dei costi sulle tariffe di appalto.
A ciò, si aggiunge la decisa contrarietà a inserire clausole che consentano una gestione responsabile delle crisi inerenti alle attività di customer, gestite tramite appalto, sulle quali le controparti hanno ribadito l’assoluta indisponibilità a introdurre nel contratto elementi che consentano la tutela occupazionale.

L’irresponsabilità e la miopia dimostrate impongono una risposta forte e decisa da parte dei lavoratori che non possono diventare il soggetto su cui scaricare la crisi economica che attanaglia l’Europa.

Inoltre, le controparti non hanno voluto affrontare i restanti temi della piattaforma,rilanciando una pressante richiesta di flessibilità sugli orari di lavoro e la necessità di disciplinare gli accordi sul controllo a distanza, facendo così registrare distanze enormi sull’insieme delle tematiche trattate.
Per tali motivi il Comitato di settore unitario, che si terrà domani 22 giugno, dovrà definire le iniziative più opportune per manifestare con fermezza la netta contrarietà del mondo del lavoro rispetto a un progetto scellerato e privo di prospettive.

Pensare di risanare i conti delle aziende di Telecomunicazioni attraverso una riduzione dei diritti e dei salari dei lavoratori rappresenta la modalità più anacronistica con cui le parti datoriali potevano pensare di rispondere alla crisi.
Il Sindacato e i Lavoratori del settore sapranno rispondere adeguatamente alla grave strategia adottata dalle controparti imprenditoriali.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

Comunicato HDT.

Cari colleghi,

vi inviamo un aggiornamento relativo al settore HDT, riteniamo necessario fare un riepilogo delle attività sindacali svolte negli ultimi mesi; cogliamo l’occasione per commentare alcune vicende verificatesi di recente e per chiarire alcuni dubbi.

Un breve riepilogo: nel corso dei mesi di Febbraio, Marzo, Aprile e Maggio, l’azienda ha ritenuto necessario ripianificare le giornate di solidarietà al fine di risolvere dei problemi di performance riscontrati nei mesi di dicembre 2011 e gennaio 2012 (problemi che l’azienda temeva potessero estendersi anche ai mesi successivi).

Fin dal principio abbiamo fatto presente (all’azienda nel corso di tutti gli incontri svoltisi fino ad oggi e ai lavoratori tramite un comunicato) che la qualità del servizio non può essere misurata esclusivamente attraverso indicatori come l’ACR. La qualità del servizio percepita dal cliente è prevalentemente determinata dall’efficacia del servizio di customer care, ovvero dagli strumenti (di qualsiasi genere) che l’azienda fornisce all’operatore per risolvere i problemi del cliente in maniera rapida, possibilmente definitiva. Non solo, abbiamo sottolineato come la maggior parte dei problemi riscontrati all’HDT e in altri settori del Customer Care, lungi dall’essere determinati dall’introduzione dei contratti di solidarietà, fossero prevalentemente legati a lacune sul piano dell’organizzazione del lavoro.

L’azienda ha comunque ritenuto necessario perseverare nella propria decisione fino al mese di Maggio. Nel corso di questi quattro mesi ha inoltre introdotto un “sistema di incentivi” volto a premiare i team che hanno le performance migliori (secondo determinati parametri stabiliti dai responsabili dell’HDT). Anche in questo frangente il focus è stato posto su indicatori quali la durata della chiamata, la quantità di chiamate gestite in un’ora e altri indicatori che sono in relazione alla quantità e non sono direttamente correlati alla qualità del servizio offerto; anche in questa occasione abbiamo espresso forti perplessità sull’efficacia di tale intervento ai fini del reale miglioramento del servizio erogato al cliente. Successivamente all’istituzione del piano di incentivi l’azienda ha rilevato la necessità di riequilibrare la composizione dei team (forse per via del fatto che lo stesso team aveva vinto la maggior parte delle gare). Pur non potendo avanzare alcuna rivendicazione nell’ambito dell’organizzazione del lavoro e della costituzione dei team abbiamo chiesto che gli spostamenti avvenissero a partire dal mese di settembre e che i criteri adottati venissero comunicati in maniera trasparente ai lavoratori.

A partire dal mese di Giugno l’azienda ha comunicato la volontà di interrompere la ripianificazione delle giornate di solidarietà. Abbiamo chiesto che le giornate di solidarietà non effettuate nei 4 mesi di ripianificazione vengano distribuite in modo omogeneo nei mesi estivi (da Giugno a Settembre), possibilmente favorendo la sostituzione tra giornate di ferie (richieste e approvate) e solidarietà non godute.

L’azienda ha rilevato che la reintroduzione delle giornate di solidarietà avrebbe potuto creare problemi di copertura in corrispondenza delle giornate in cui i lavoratori sono assegnati alla turnazione TBS, contestualmente ha dichiarato di voler pianificare la giornata di solidarietà in giorni che non fossero attigui a un libero lavorativo o a giornate di riposo. La nostra posizione in merito non poteva che essere quella del rispetto di quanto previsto dall’accordo di solidarietà che dispone quanto segue:

Distribuzione della riduzione: una giornata di sospensione dell’attività lavorativa per solidarietà ogni tre settimane; la giornata di sospensione sarà osservata di regola in una giornata di venerdì o di lunedì contigua ad un fine settimana non lavorativo o comunque il lunedì successivo ad una domenica non lavorativa o in altra giornata contigua ad un giorno di riposo infrasettimanale”

in altre parole abbiamo chiesto che l’incidenza delle giornate di solidarietà non attigue a giorni di riposo fosse minima (esattamente come previsto dall’accordo).

Siamo convinti che, anche in questa occasione, sarà la capacità organizzativa dei responsabili a fare la differenza, un’attenta pianificazione potrebbe ridurre l’incidenza al minimo o addirittura a zero. Vi invitiamo ad aiutarci in questa attività e a segnalarci prontamente ogni anomalia.

COMUNICATO SEGRETERIE NAZIONALI INCONTRO 8/05/2012

Il giorno 8 maggio si è svolto l’incontro fra le Segreterie Nazionali, Territoriali di SLC/FISTEL/UILCOM, di concerto con le RSU e l’amministratore delegato di Tiscali, dott. Renato Soru.

Oggetto dell’incontro è stato l’andamento aziendale, la gestione dei contratti di solidarietà e le linee di intervento aziendali per i prossimi mesi .

Dopo un 2011 chiuso in negativo i dati della prima trimestrale 2012 segneranno, secondo quanto dichiarato dall’Amministratore Delegato, una inversione di tendenza, facendo registrare, dopo otto anni, un utile netto. Un risultato al quale si affianca quello della generazione di cassa per circa 25 milioni, che permette a Tiscali di operare senza il rischio di accumulare passività. Sempre sul piano di risanamento, l’azienda ha dichiarato che a giugno verrà pagata una ulteriore tranche, circa 10 milioni, con la quale l’ammontare complessivo del debito di Tiscali scenderà a 127 milioni di euro. Risultati importanti ma che impongono ancora, sempre a detta dell’AD, una attenta politica di gestione delle risorse economiche (sia in termini di spese pubblicitarie che di investimenti in attività promozionali) che deve essere compensata da una forte attenzione all’innovazione ed all’efficienza.

Per quanto attiene le strategie di Tiscali, l’AD ha confermato la strategicità del mercato ADSL, annunciando nuovi contratti ( comune di Pisa, Dexia, un bando da 3,5 milioni di euro con la Regione Sardegna, il contratto di cablatura della riviera di Rimini con l’accensione di punti di collegamento Wi-Fi) e confermando l’impegno ad unificare le piattaforme operative per migliorare i servizi offerti e il sistema di gestione dei crediti per ridurre al minimo le passività. A queste operazioni l’azienda sta affiancando nuovi progetti per offrire servizi di accesso alla rete più innovativi che possano portare ulteriore valore aggiunto ed aprire, in prospettiva, nuovi segmenti di mercato legati allo sviluppo della Rete Internet e dei servizi ad essa collegati, creando così le condizioni per assorbire gli esuberi registrati soprattutto fra i lavoratori dell’informatica.

In particolare l’AD ha dichiarato come Tiscali continui a puntare sullo sviluppo di Indoona al quale verrà affiancato il lancio di Streamago, un sistema che permette di creare servizi di web tv attraverso applicazioni di semplice istallazione ed esecuzione. Altro progetto sul quale l’azienda punta molto è la realizzazione di un motore di ricerca con il quale poter incentivare le quote di mercato legate alla pubblicità via web (a questo progetto l’azienda sta lavorando in collaborazione con l’Istituto Italiano di informatica e la facoltà di informatica dell’Università di Pisa).

Al fine di focalizzare le attività a valore aggiunto legate ai servizi internet, l’azienda ha confermato la volontà a voler procedere a “spin off” di attività che dovrebbero portare alla nascita di società, interamente controllate da Tiscali, che possano, da un lato, continuare a svolgere le attività attuali aprendosi, dall’altro lato, al mercato. In particolare Tiscali ADV, la divisione che si occupa di pubblicità via web, dovrebbe essere la prima divisione ad essere “societarizzata” dando vita ad una società della quale Tiscali deterrà l’intero pacchetto azionario. Dal punto di vista della proprietà della nuova azienda, l’AD nel ribadire la volontà di detenerne il controllo, ha dichiarato che la possibilità di coinvolgimento di altri soggetti nella proprietà potrebbe riguardare al massimo una percentuale del 20% le cui risorse servirebbero a finanziare gli investimenti . Il personale impattato in questo progetto sarà quello attualmente impiegato nella rete di vendita.

L’AD ha escluso che ci siano progetti di vendita di questa nuova società, ed ha inoltre escluso la cessione della propria quota azionaria in Tiscali Italia.

Per quanto attiene al portale, l’amministratore delegato ha, invece, confermato che la proprietà, lo sviluppo e la gestione rimarranno sotto il controllo di Tiscali.

Sin qui quanto dichiarato dall’amministratore delegato.

Le OO.SS. dal canto proprio hanno registrato positivamente la notizia del risultato della prossima trimestrale di cassa. In un contesto di mercato oggettivamente difficile, questa inversione di tendenza conferma la giustezza della ostinazione del sindacato nel convincere il management a superare la crisi partendo dalla tutela del perimetro aziendale e delle attività di business tradizionali. Così come il riallocamento delle unità in esubero sulle attività legate ai nuovi progetti è la conferma della validità delle professionalità presenti in Tiscali.

Le OO.SS. hanno inoltre accolto positivamente la dichiarazione dell’AD sulla volontà di continuare a considerare l’offerta e lo sviluppo dei servizi ADSL come parte fondamentale del Core Business aziendale. Aprire nuove frontiere nel business aziendale è una sfida da raccogliere a patto che questo avvenga nel primario obbiettivo di salvaguardare l’intero perimetro occupazionale e che rappresentano le linee guida dell’accordo del 3 Novembre 2011. Questo processo dovrà necessariamente avvenire attraverso un percorso mirato e condiviso di formazione e riconversione che parte dallo sviluppo delle attività esistenti e provi a ricercane di nuove. A riguardo la parte sindacale ha appreso positivamente la notizia dell’attivazione prossima di percorsi formativi attraverso finanziamenti regionali.

Per quanto attiene il progetto di Spin Off di alcune attività aziendali, le OO.SS. hanno espresso forti perplessità. Il primo fattore di perplessità è di natura giuridica ed è legato all’accordo sui contratti di solidarietà. L’accordo è stato pensato e ratificato a perimetro ben delineato e costante, uno spin off potrebbe alterarne i contenuti.

Il secondo fattore di preoccupazione è di natura industriale. Focalizzare le attività di alcune divisioni su settori con un potenziale di sviluppo molto elevato potrebbe essere una scelta condivisibile a patto che non sia l’inizio di un processo di svuotamento dell’attuale perimetro Tiscali. La dichiarazione dell’Amministratore Delegato di voler mantenere l’assoluto controllo delle nuove società è un elemento positivo ma andrà sostanziato nel modo più preciso e vincolante possibile. A riguardo le OO.SS. si attiveranno già nei prossimi giorni col Ministero del Lavoro al fine di sollecitare un incontro di verifica dell’accordo alla luce di questi nuovi progetti societari.

Per quanto attiene la verifica tecnica dell’accordo sui contratti di solidarietà, ulteriore oggetto dell’incontro, si è condiviso lo svolgimento, nei prossimi giorni, di ulteriori momenti relazionali nei quali l’azienda si è impegnata a fornire l’esatta fotografia, divisione per divisione, di quanto avvenuto sino ad oggi. Nel ribadire come i Contratti di Solidarietà non siano uno strumento di flessibilizzazione dell’organizzazione del lavoro, le OO.SS. hanno invitato l’azienda ad un confronto preventivo con le RSU su eventuali variazioni dello svolgimento di quanto pattuito. Un confronto che non può e non deve essere una mera comunicazione di ciò che è avvenuto o sta per avvenire di li a breve, ma una effettiva condivisione delle eventuali variazioni delle ore di solidarietà pianificate nelle varie divisioni aziendali.

Le OO.SS. ritengono fondamentale continuare a lavorare per ricreare un clima di fiducia fra i lavoratori di Tiscali.

Questa operazione potrà essere realizzata solo attraverso l’impegno costante della proprietà con il coinvolgimento di tutti gli attori in gioco e, soprattutto, a dare continuità agli investimenti (impegno che sta alla base dell’accordo sui contratti di solidarietà e sul quale poggia il patto sottoscritto per il risanamento ed il rilancio di Tiscali).

Il clima di grande preoccupazione che, obbiettivamente, serpeggia fra i dipendenti trova spesso la sua linfa in un difetto di comunicazione da parte del management. L’inversione di tendenza positiva dell’ultima trimestrale, il rinnovato e convinto impegno a fare del mercato ADSL la base imprescindibile per lo sviluppo di nuovi ed innovativi servizi di accesso alla rete sono fatti che vanno opportunamente condivisi con quelle stesse persone con le quali si sono raggiunti : le lavoratrici ed i lavoratori di Tiscali.

Roma, 11 Maggio 2012

LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC/CGIL FISTEL/CISL

Comunicato Stampa SLC-CGIL: Licenziamenti facili a Tiscali!

E’ con viva preoccupazione che apprendiamo la decisione di Tiscali di licenziare due lavoratori per scarso rendimento – così dichiara una nota della Segreteria Nazionale della SLC-CGIL.

Anni di vuota retorica sui presunti “fannulloni”, un confronto sul nuovo modello di mercato del lavoro evidentemente sbilanciato a favore delle aziende e focalizzato sulla “flessibilità in uscita” come presunto elemento indispensabile per una ripartenza dell’economia stanno, purtroppo, iniziando a produrre frutti amari!

Colpisce, del provvedimento di risoluzione dei contratti, finanche la terminologia: “licenziamento in tronco”.

Colpisce  la valutazione della produttività come mera contabilità, svuotandola così di qualsiasi valore e riducendola a solo strumento di controllo e punizione, astraendo il lavoro dalle condizioni nelle quali si svolge: organizzazione aziendale, difficoltà tecniche e logistiche.

Noi pensiamo che l’Italia, il settore delle TLC, Tiscali stessa abbiano bisogno di ben altro per tornare a crescere.

Se qualcuno in azienda pensa di dare, in questo modo, un segnale del “cambiamento dell’aria” sbaglia di grosso!

La dirigenza di Tiscali pensi piuttosto a lavorare per la realizzazione di un piano industriale che faccia uscire l’azienda dalla situazione di difficoltà nella quale si trova.

La SLC-CGIL,  a tutti i propri livelli di rappresentanza, è impegnata in ogni luogo di lavoro, a partire da Tiscali, per difendere il diritto al reintegro di fronte ai licenziamenti illegittimi, per respingere un’ idea che avvicina il lavoro ad una merce, il lavoratore ad un peso di cui potersi liberare in qualunque momento in nome della riduzione dei costi.

 

 

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

Aggiornamenti su rinnovo del contratto nazionale delle TLC – Incontro del 21 Marzo 2012

Ciao a tutti,

il 21 marzo si è tenuto il secondo incontro, riguardante il rinnovo del CCNL delle TLC, tra Asstel e le le segreterie nazionali di Slc-CGIL, Fistel-CISL e Uilcom-UIL coadiuvate dai comitati di settore.
In Allegato una breve sintesi a cura  dei delegati sardi della Slc CGIL facenti parte del Comitato di Settore.

EssellecInforma su incontro 21 marzo 2012 (.doc)

Vi ricordiamo che il  Comitato di Settore è la rappresentanza prevista dall’accordo interconfederale del 28 giugno* sulla contrattazione, costituita  da 140 delegati ovvero un mix tra strutture e rappresentanti sindacali delle varie aziende, nello specifico è costituito da da 60 delegati Slc-CGIL, 40 Fistel-CISL, 40 Uilcom-UIL.
In Sardegna la delegazione del Comitato di Settore per la SLC è rappresentata  da:  Antonio Pola, Coordinatore Regionale delle Tlc (azienda provenienza H3G), Anna Rita Bisio ( Tiscali ), Anna Manoni ( Comdata) e Alessandro Randaccio (Telecom Italia).